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29/05/2020 |

Cambiare abitudini: la sfida delle 4 del mattino

Sono sempre stato il classico tizio che se ne andava a dormire sempre nel giorno successivo a quello in cui si era svegliato. Impensabile andare a coricarsi prima di aver passato l’una o le due di notte, per poi svegliarsi alle 7 per entrare prima a scuola, poi all’università e infine per lavorare.
Ho portato avanti questa abitudine dall’adolescenza: non l’ho mai lasciata ed era diventata come un tratto di me, qualcosa che mi definiva.

All’università sembrava un vantaggio enorme poter studiare fino a tardi senza preoccuparsi della mancanza di sonno e durante i primi periodi lavorativi sembrava il miglior modo per poter svolgere più di un lavoro e tenere attiva la vita sociale.

Col passare del tempo però mi sono reso conto che c’era qualcosa che non tornava e che quel tempo, che mi riservavo a fine giornata, non era del tutto mio. Non era del tutto mio perché era influenzato da troppi fattori: l’ora in cui staccavo dal lavoro, l’uscita con gli amici, la telefonata di mamma che mi chiamava per dirmi che le mancavo lontano da casa, e così via.

Ed è così che una sera di Novembre 2018, preso da uno dei miei classici momenti “pensiamo a qualcosa a caso”, ho riflettuto sul come avrei potuto guadagnare del tempo tutto mio e solo mio.

Dopo aver ragionato ore con Sofia (la mia ragazza e socia), guardato un po’ di video su YouTube e articoli in giro su internet sono giunto alla mia conclusione: “Andrò a dormire alle 23 e mi sveglierò alle 4 del mattino”.

“Fai come vuoi, basta che non mi svegli” la giusta replica di Sofia.

Da quella sera è passato un po’ di mento e posso dire che questa folle idea è diventata l’abitudine di cui mi sento più fiero, orgoglioso e soddisfatto.

Non pensate sia stato facile.

I primi giorni andare a dormire alle 23 è stata una forzatura senza pari, e alle 6-7 del mattino il letto era la cosa più invitante presente sulla Terra. Per non parlare del dopo pranzo. Servivano gli stuzzicadenti agli occhi come in una puntata di Tom e Jerry.

E a questo punto qualcuno potrebbe giustamente chiedere “Perché?

Dove sta il vantaggio? Perché sei così soddisfatto?”

Il vantaggio più grande è quello di avere del tempo che controllo solo io e nessun altro.

Dalle 4 alle 8 non ci sono cene fuori o aperitivi, non ci sono ritardi, non c’è nessuno che ti chiama al telefono e non devi rinunciare a niente, se non a un po’ di sonno in più.

Il trucco poi sta nell’organizzarsi e occuparsi il tempo: ho usato questo tempo per preparare un esame per una certificazione, guardare dei Ted talks, mettere giù le basi per la IANG, leggere dei libri e l’ultima ora e mezza l’ho sempre dedicata all’attività fisica che mi permette di iniziare la giornata lavorativa carico e attivo quando tutti i colleghi e clienti hanno ancora “le cispe agli occhi”.

A fine giornata poi posso liberamente decidere se investire altro tempo nelle mie attività o allegramente “cazzeggiare” alla grande sapendo di aver già fatto tutto nella giornata fino a quel momento.

Ma poi, volete mettere vedere il sole sorgere ogni giorno, la pace e la tranquillità che si godono in quelle ore? Dovreste provare.
La cosa che, infine, mi rende più orgoglioso è essere riuscito a rinnegare completamente una mia abitudine molto radicata, in una notte, basandomi su una mia convinzione ed aver avuto ragione.

E tu hai delle strane abitudini? Hai mai stravolto la tua routine per rispondere a delle nuove esigenze? Se vuoi provare questa, sei invitato al club delle 4 del mattino!

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