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13/06/2020 |

Il tempo per imparare

10.000 ore? Davvero?

“La regola delle 10.000 ore” è stata teorizzata dal prof. Anders Ericsson per indicare la quantità di ore da accumulare per diventare bravi in qualcosa. Ma attenzione, non bravi inteso come “capaci” ma proprio “fenomenali”. Ti renderai conto che questo è un tempo immenso e verrebbe da dire “peccato volevo imparare a suonare le maracas, ma 10.000 ore non ce le ho”. Tieni conto che 10000 ore, contando la possibilità di allenarsi 2 ore al giorno, sono circa 13-14 anni no-stop.
Per fortuna, però, non tutti puntiamo a diventare il Federer del Tennis, il Mozart della musica classica, il Ronaldo del calcio o il Picasso della pittura. Molti di noi vogliono solo sentirsi “un pochino più che dilettanti”.

20 ore per imparare

Accorre allora in nostro aiuto Josh Kaufman, autore e insegnante di tecniche di apprendimento, che riconosce la “regola delle 10.000 ore” qualcosa a cui solo pochi prescelti, in ambienti ultra competitivi, possano puntare. Kaufman dice che quando impariamo qualcosa per conto nostro non ci interessa tanto il tempo impiegato ma sapere quanto siamo bravi, qualsiasi cosa significhi “essere bravi”. 

 La curva dell’apprendimento secondo Kaufman all’inizio è molto, molto rapida per poi diventare molto più lenta e piatta. Questo cosa rappresenta?
“Ci vuole poco per imparare ma ci vuole una vita intera per perfezionarsi”.
Ma a noi, dicevamo, non interessa la perfezione: vogliamo essere “Ragionevolmente bravi” partendo dall’incompetenza più assoluta.
Il lasso di tempo identificato è di 20 ore. Non sembrano più così tante, quasi quasi è tornata la voglia di imparare a suonare le maracas.

In venti ore si può passare dall’incapacità e dall’incompetenza a poter dire “beh si, lo so fare”. Devi capire ed accettare però che è un “beh sì, lo so fare” che ti porta ad iscriverti al torneo di ping-pong del circolo per poi finire umiliato da un bambino di 8 anni. Ovviamente.
Comunque la partita l’hai fatta, la pallina l’hai presa e magari qualche tuo colpo ha strappato un paio di applausi.

Trova il giusto metodo

Ovvio che non basta cronometrarti 20 ore mentre leggi un libro di teoria, o ti eserciti pensando ad altro: ci vuole metodo, e questo metodo deve essere intelligente ed efficiente.
Questi sono alcuni consigli:

1. parti dagli aspetti che ritieni più utili della materia: nel caso delle maracas, concentrarsi per imparare una canzone che ti piace e che vuoi magari dedicare a qualcuno;

2. impara dalla teoria solo quello che può esserti utile per autocorreggerti: i libri dei manuali servono a questo, non a dire “appena finisco questi 20 libri sull’arte della maracas” inizio a provare. No, questo vuol dire solo procrastinare;

3. rimuovi le distrazioni. 20 ore sono poche, ma fatte con il giusto focus possono essere comunque un lungo impegno. Per questo capiterà di volersi distrarre: elimina qualsiasi fonte che per te risulti una distrazione per le ore in cui fate pratica;

4. supera la barriera della frustrazione. Spesso le persone non riescono perché dopo qualche ora si sentono stupide, non riescono a fare niente e pensano di non potercela fare. Prendi un martello e butta giù (mi raccomando, metaforicamente) la parete che sta tra te e il finire le 20 ore di esercizio.

Quindi, che vuoi fare? Imparare una nuova lingua, usare un nuovo software, suonare il pianoforte? Ora non hai più scuse, bastano 20 ore: vai ed impara.
Io intanto vado a comprare le maracas.

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