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09/08/2020 |
Per la notte delle stelle cadenti hai ancora desideri?
Ti vogliamo immaginare così: pronto a sdraiarti su qualche spiaggia, prato o terrazzo a guardare le stelle questa notte. Quelle cadenti, possibilmente. Così si possono esprimere i desideri, se ne abbiamo ancora.
Tu ne hai?
La prima risposta che ci viene in mente di solito è sì, ma a pensarci bene davvero sappiamo identificare i nostri desideri tanto da andare a prenderceli o almeno sperare ancora di raggiungerli?
La corsa a ostacoli dei desideri
Non è facile continuare a lustrare i propri sogni se siamo circondati da ostacoli e pensieri che ci fanno lo sgambetto in continuazione.
Anche accorgersi chi o cosa sono questi ”demotivatori” di sogni è un’impresa ostica.
Uno su tutti (ma non primo su tutti) è il giudizio degli altri.
Ci insegnano fin da piccoli che le aspirazioni sono il più delle volte fantasie a meno che non rientrino nel campo della concretezza. Ad esempio si poteva sognare di fare il veterinario e vedere che gli altri tutto sommato ritenessero la riuscita plausibile, ma già se si sognava di fare l’astronauta ti poteva venir richiesto di volare un po’ più basso, in tutti i sensi. Da grande le cose cambiano di poco: vuoi fare il creativo? Mhmm, accettabile SOLO se sei almeno assunto e qualche pazzo è disposto a darti uno stipendio fisso per farlo.
Vuoi farlo da freelance?
Ti guarderanno tutti come se avessi raccontato la storia dell’astronauta, ma da adulto. E anche tu inizierai a guardati con quell’espressione lì, allo specchio.
Sembra davvero che per questo tipo di società rientrare nello schema classico sia fondamentale. Bisogna essere concreti! Non c’è tempo per star lì a tessere desideri, bisogna produrre, guadagnare, essere (come se le cose coincidessero) adulti e responsabili. Capisci che in un’atmosfera di questo tipo, accantonare ogni desiderio di fare altro o di fare quello che già fai meglio o in un modo nuovo, sembra la cosa più facile da fare.
Se poi ci aggiungiamo quello che fa la nostra testa, possiamo chiudere le finestre subito e dimenticare per sempre stelle cadenti e qualsiasi annessa speranza.
La mente mente e non è una leggenda
La mente, la nostra, è quella che ci boicotta più di tutto e tutti. Siamo votati a credere che le nostre meningi siano la nostra più grande risorsa, invece, molto più spesso di quanto si pensi, è tutto il contrario. Pensa a quando ricevi un commento positivo da un cliente e quando lo ricevi negativo, anche a parità di valore assoluto, quello negativo tendenzialmente sarà quello che ha un impatto più forte su di te. Questo non perché siamo dei pazzi disfattisti (o per lo meno non solo per questo), ma perché il nostro cervello nonostante l’evoluzione nel tempo, ha mantenuto la sua necessità salvifica di decodificare e dare più importanza alla situazioni negative. Un evento percepito come negativo può essere potenzialmente dannoso e pericoloso, quindi necessita di una particolare attenzione per attuare una potenziale difesa. Solo che oggi le situazioni che fronteggiamo sono diverse e questo meccanismo inconscio ci crea un danno molto più spesso di quanto riesca ad aiutarci. Nello stesso modo siamo sempre votati ad aspettarci il peggio, infatti a ogni aspirazione seguono, troppo spesso, una catena di: non ce la farò; non posso; non riesco; è troppo per me; è rischioso e così verso l’infinito e oltre.
Meglio quindi rimanere nella nostra zona di comfort e accantonare i sogni.
Dobbiamo desiderare di cambiare i pensieri?
Sni. O meglio, switchare un pensiero negativo in positivo non è una cosa che ci riesce così naturale. Impegnarsi può aiutare, ma non garantisce il successo. Siamo molto più bravi ad agire che a cambiare i nostri pensieri. Quindi cominciamo dalle azioni.
Non dimentichiamoci quello che vogliamo e come ci vogliamo sentire sul lavoro e nella vita. Rispolveriamo i desideri, riascoltiamoli.
E agiamo in quella direzione. Prendiamoci il tempo per coltivarli passo passo e facciamo scelte che ci portano sempre più vicini a come ci vogliamo sentire (e quindi a cosa vogliamo davvero fare e come). Prendiamocene i ”rischi” e smettiamola di ascoltare le voci esterne o interne che siano.
Guardiamo un po’ meno in basso e alziamo più spesso la testa.
Questa notte ci sembra una gran bella occasione.
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Buoni desideri realizzati a tutti!